Che cos’è il progetto Sprar Lunigiana?
E’ un progetto di accoglienza integrata per richiedenti
asilo e titolari di protezione internazionale o umanitaria in Lunigiana che si
colloca all’interno dello SPRAR.
Il progetto, finanziato con Fondi del Ministero dell’Interno
(Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo), è stato presentato
dalla Società della Salute Lunigiana, in co-progettazione con ARCI Toscana
(ente gestore) e con il coinvolgimento di un’ampia rete territoriale di
Istituzioni e Associazioni del Terzo Settore.
Prevede l’accoglienza di 15 ospiti (persone singole o
famiglie), allargabile fino a 21
in fase emergenziale, inseriti in 4 appartamenti sul
territorio della Lunigiana (Bagnone, Monti, Tresana, Villafranca).
Il progetto, in coerenza con i principi dello SPRAR, ha come
obiettivo principale la (ri)conquista dell’autonomia individuale dei
richiedenti/titolari di protezione internazionale e umanitaria accolti. In
quest’ottica diventa essenziale collocare al centro del Sistema di Protezione
le persone, le quali non sono dei meri beneficiari passivi di interventi
predisposti in loro favore, ma protagonisti attivi del proprio percorso di
accoglienza. I progetti SPRAR sono infatti portatori di una proposta di
accoglienza integrata che, superando la sola distribuzione di vitto e alloggio,
preveda in modo complementare servizi volti a favorire percorsi di inclusione
sociale.
Si prevede dunque di fornire agli ospiti supporto e tutela
nei 6 mesi utili alla definizione giuridica della protezione internazionale
durante i quali, parallelamente all’accompagnamento nell’iter giudiziario e
all’accoglienza materiale, deve essere garantita una serie di servizi minimi
(mediazione linguistico-culturale, orientamento e accesso ai servizi del
territorio, formazione e riqualificazione professionale, orientamento e
accompagnamento all’inserimento lavorativo, orientamento e accompagnamento
all’inserimento abitativo, orientamento e accompagnamento all’inserimento
sociale, tutela legale, tutela psico-socio-sanitaria).
L’approccio dello Sprar Lunigiana si caratterizza inoltre
per la centralità che, nell’impostazione del progetto, è rivestita dal
territorio.
Si è infatti puntato fortemente su un’accoglienza
sostenibile, ovvero poche persone distribuite in appartamenti ubicati in
diversi comuni. Tale scelta è motivata dalla volontà di non alterare il
delicato equilibrio del tessuto sociale di accoglienza, inserendo numeri
piccoli di persone (max 4/5) in ciascun comune, ma anche dalla consapevolezza
che il progetto può rappresentare un’opportunità per il territorio di
accoglienza.
Opportunità in termini di crescita, scambio interculturale,
acquisizione di nuove conoscenze ed esperienze, ma opportunità anche in termini
di ricaduta economica sul territorio. In un periodo di forte crisi e
difficoltà, crediamo infatti che il progetto possa offrire un piccolo ma non
irrilevante contributo al sistema economico locale (locazione di appartamenti;
spese per vitto, alloggio, abbigliamento; crescita occupazionale, …).
La sinergia con il territorio è inoltre valorizzata
dall’attivazione di un’ampia rete di istituzioni e associazioni.
La rete territoriale (in cui ogni soggetto o associazione tende a
rivestire un ruolo che gli è proprio, ma funzionale ai percorsi di socializzazione ed integrazione degli ospiti)
è un valido e potente supporto nei percorsi di acquisizione informale della
lingua, della cultura, delle tradizioni nazionali, delle regole e dei
meccanismi del nuovo mondo. Ma l’obiettivo è anche quello di favorire il più
ampio coinvolgimento del tessuto sociale, al fine di far sì che il territorio
sia parte attiva, partecipi e senta proprio il progetto, comprendendone e
valorizzandone tutte le potenzialità, per se stesso e per le persone che ha
l’opportunità di accogliere